IO NON SuONO DA SOLA

La bellezza di una donna non dipende dai vestiti che indossa
né dall'aspetto che possiede o dal modo di pettinarsi.
La bellezza di una donna si deve percepire dai suoi occhi,
perché quella è la porta del suo cuore,
il posto nel quale risiede l'amore.

Audrey Hepburn

Istituita dall’Onu il 17 dicembre 1999 con la risoluzione 54/134, oggi si celebra la giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne: nasce in ricordo delle tre sorelle Mirabal, assassinate il 25 novembre del 1960 nella Repubblica Dominicana mentre si recavano a trovare i loro mariti, prigionieri politici durante la dittatura di Rafael Leónidas Trujillo: considerate rivoluzionarie, furono torturate, massacrate, strangolate e venne simulato un incidente.

In Italia questa giornata ha cominciato a risuonare negli anni duemila, quando alcuni centri antiviolenza e varie associazioni hanno iniziato a celebrare l’evento con incontri ed interventi, fino ai giorni nostri in cui si organizzano vere e proprie manifestazioni molto sentite e partecipate.

Questa tematica della violenza sulle donne ha da sempre risvegliato in me una riflessione: quanto è importante per le donne, ma per gli individui in generale, prendersi cura di sé prima di ogni altra persona.
Lavorare sulla propria consapevolezza, conoscenza e cura di sé, permette un maggiore orientamento allo sviluppo di relazioni affettive sane e nutrienti; essere fiduciose della propria amabilità permette alla persona di intraprendere relazioni con gli altri senza rinunciare alla propria autonomia.

Ecco perchè da quando son diventata musicoterapista organizzo e promuovo incontri di gruppo di musicoterapia per le donne.
Il contesto di gruppo consente alla donna di vivere momenti di confronto e condivisione e di creare una rete di supporto; la persona nel gruppo non si sente “sola” nei propri vissuti, bensì sente di potersi affidare, chiedendo aiuto, qualora ce ne fosse bisogno. Attraverso il lavoro di gruppo si crea inoltre aggregazione di genere.

Le donne che hanno partecipato hanno potuto regalarsi un piccolo tempo per riscoprirsi e riscoprire il proprio mondo interiore condividendolo sul piano non verbale attraverso il canale sonoro-musicale (strumento, corpo e voce) e hanno instaurato un dialogo aperto su varie tematiche in un contesto non giudicante ed accogliente che fan sentire la donna protetta e compresa.
Ogni incontro è stato prezioso per riflettere sull’importanza di prendersi cura di sé, sullo sviluppo di relazioni affettive sane e nutrienti.

Le parole che ci siamo donate dopo le varie esperienze fatte sono state: Risveglio, Forza, Cura di me, Consapevolezza, Magia del Gruppo, Coraggio, Tempo, Condivisione, Leggerezza, Filo che ci lega, Ricordi, Incontro, Unione, Armonia, Rete, Spensieratezza, Ascolto, Comunicazione, Autostima, Comunione, Dialogo, Protezione, Grazie, Maternità, Terra, Responsabilità, Amore, …

Abbi cura di te, abbi cura di te
Origliando l’amore
Abbi cura di tutte le cose
Anche di quelle che fanno dolore

Vuoi saperne di più?

Scopri il mio studio e le mie attività, sarò lieta di rispondere alle tue domande e trovare il percorso più adatto a te.



Ultimi articoli

La musica nell’educazione dell’Antica Grecia: un viaggio nel suono e nell’anima

La musica è una legge morale: essa dà un’anima all’universo, le ali al pensiero, uno slancio all’immaginazione, un fascino alla ...

La teoria polivagale e l’educazione del bambino

Dobbiamo renderci conto del fatto che, come esseri umani, abbiamo bisogno della reciprocità e della sensazione di sicurezza. Stephen Porges ...

La Candelora

Quando viene la candelora da l’inverno semo fora; ma se piove o tira il vento da l’inverno semo dentro La ...