Latte, coccole e ninna nanna: la routine della nanna
La mano che fa dondolare la culla
è la mano che regge il mondo.
William Ross Wallace
La routine è un’abitudine a svolgere una determinata serie di azioni. Tale serie di azioni non è legata al tempo in cui si svolgono.
La creazione di una routine è molto importante per i bambini da quando sono ancora neonati.
Ciò che è ripetitivo e routinario dà sicurezza e li fa sentire meno spaesati nel mondo.
Una routine che scandisca i vari momenti della giornata aiuta il piccolo a comprendere meglio la realtà e a imparare pian piano ad autoregolarsi, a prendere confidenza e consapevolezza con ciò che deve fare durante la giornata.
La musica può aiutarci a scandire i vari momenti della giornata, rendendoli più prevedibili e rassicuranti per il bambino (es. ninna nanna, canzone della pappa, canzone del buongiorno, filastrocca del bagnetto…).
Introdurre una routine della nanna fin dai primi mesi di vita aiuta il bambino ad addormentarsi serenamente ed a riposare meglio. Per i bambini l’esperienza dell’addormentamento corrisponde a una perdita di controllo sulla realtà e al distacco da mamma e papà, ma la ripetizione di una sequenza nota di piccoli gesti li aiuta ad abbandonarsi al sonno senza timori.
Per i neonati e i bambini fino a 12 mesi, una routine ha un effetto tranquillizzante e li aiuta ad addormentarsi. Per i bambini più grandi invece può aiutare ad evitare capricci o incubi.
Verso i tre anni può accadere che il bambino cerchi di allungare i tempi della routine (chiedendo un’altra fiaba, ecc…): i genitori possono accogliere qualche richiesta di coccola aggiuntiva, ma senza allungare troppo i tempi delle varie “azioni” affinchè i rituali non perdano senso.
Di seguito alcune “attività” che possono comporre la routine della nanna:
- fargli un bagno rilassante e caldo,
- massaggiarlo, mettere la crema,
- mettere il pigiama (eventualmente fare il cambio pannolino),
- lavare i denti,
- leggere libri,
- cantare canzoni,
- dire filastrocche,
- ascoltare musiche dolci,
- raccontare storie,
- dire le preghierine,
- fare una passeggiata,
- cullarlo,
- dare il bacio della buonanotte,
- allattare al seno o al biberon, bere la camomilla, bere il bicchiere d’acqua,
- fare una semplice riflessione sull’andamento della giornata (“oggi ho fatto…, mi sono divertito…, mi sono arrabbiato….”)
- usare i giochi preferiti per fare la routine della nanna (“mettiamo a letto l’orsetto”, “mettiamo il piagiamino alla bambola…”)
- fare dei semplici giochi di ombre con una piletta,
- …
E’ importante dire che ogni bambino è un mondo a sé, e che la routine non deve essere uguale per tutti, ma è importante che genitori e bambini compongano con le attività che meglio rispecchiano l’organizzazione e le abitudini famigliari il momento prenanna. È questo che rende magico il mondo della routine della nanna, che ogni famiglia la costruisce su misura per sé.
Nel momento prenanna ha il suo peso anche porre attenzione all’ambiente circostante: abbassare l’intensità delle luci, accendere la lucetta della notte, parlare con un tono di voce calmo e pacato,…
Quando si lascia la cameretta del bambino, non è necessario che in casa ci sia silenzio, anzi i rumori di sottofondo hanno un effetto tranquillizzante, perché rassicurano il piccolo della presenza dei genitori.
Quando i genitori hanno stabilito una routine è fondamentale rispettarla, e non farla in maniera sbrigativo o sminuirla per stanchezza o pigrizia.
Un aiuto all’inizio della sequenza dei gesti rituali, è avvisare verbalmente il bambino che l’ora della nanna si avvicina. Per aiutare i bimbi a vivere con serenità l’appuntamento con la nanna, è utile condividere con loro che andare a dormire è qualcosa di piacevole per tutti, grandi e piccoli.
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