Una delle cose più belle in natura è lo sguardo dell’occhio; trascende le parole; è il simbolo corporeo dell’identità.
Ralph Waldo Emerson
Ci sono parole che non si dicono con la voce, ci sono frasi che non si esprimono nemmeno con gli strumenti e la musica… ci sono pensieri veicolati da sguardi… e che sguardi!
A me capita spesso di essere invasa da questi sguardi che ti prendono per mano e non ti fanno sentire solo, sguardi che sanno scaldare e metterti una coperta quando intorno è freddo, sguardi che si fanno parole, frasi, storie… storie ricche di contenuti emotivi, ricche di scorrevoli sensazioni che ti attraversano dentro fino a farti scendere dei brividi lungo la schiena… e quando comunichi con gli occhi non ci sono filtri, non ci sono muri, non ci sono barriere, ma ci sei tu, con i tuoi limiti e le tue forze, semplicemente tu.
Mi capita spesso di lavorare con persone, soprattutto bambini, che presentano delle forti compromissioni di linguaggio e di certo la difficoltà a comunicare con le parole si fa sentire all’inizio, ma poi mi capita di pensare: “Ma chi se ne frega delle parole? Noi due comunichiamo lo stesso, e quante cose sappiamo raccontarci!”.
Auguro a tutti di provare questa esperienza straordinaria, di saper attraversare l’altro con lo sguardo e di lasciarsi al tempo stesso attraversare, sapendosi mettere in una relazione empatica e di sintonizzazione affettiva piena.
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