L’essenza dei colori di Steiner nella pratica educativa

Il bambino può sentire attraverso il colore che cosa i colori han da raccontare all’uomo,
poiché in essi c’è un mondo intero.
Ma gli si dà anche modo di vivere che cosa i vari colori hanno da dirsi fra loro,
cosa dice il verde al rosso, il blu al giallo, il blu al verde e il rosso al blu.
Sono meravigliosi i rapporti dei colori l’uno con l’altro!
In questo modo non si presentano al bambino simboli astratti o allegorie,
ma si fa tutto con arte.
Allora sì che il bambino, sull’onda dell’esperienza artistica,
si metterà di buona lena a formare immagini sulla carta,
si divertirà a far saltar fuori le lettere a partire dalle figure,
proprio come hanno fatto gli uomini nel corso dei millenni
partendo da una scrittura in immagini.

Rudolf Steiner

Steiner è stato il precursore della moderna cromoterapia, avendo già nel 1913 individuato il potenziale che l’esposizione ai colori genera sull’uomo.

Il filosofo elaborò inoltre una vera e propria teoria sui colori dividendo le diverse cromie: Steiner considerava il colore come una manifestazione dell’essenza delle cose e della loro veste esteriore, che si origina dall’incontro tra la luce e le tenebre.

Egli distingueva tra colori immagine (bianco, nero, fior di pesco, verde) e colori splendore (giallo, rosso, azzurro), che corrispondono a differenti stati d’animo e livelli di coscienza.

Secondo Steiner, l’accostamento del bambino al mondo dei colori ha l’obiettivo di sperimentare le emozioni che gli stessi colori suscitano: dalla forza del rosso, alla tranquillità dell’azzurro: dal senso di vitalità del verde, fino alla forza di propagazione del giallo.

La teoria dei colori di Steiner è una visione spirituale e artistica del fenomeno cromatico, che si basa sulle intuizioni di Goethe e sulla scienza dell’antroposofia.

Steiner suggerì un metodo pittorico in cui i colori venissero impiegati e condotti in modo tale da far affiorare alla superficie dell’anima ciò che normalmente viene sperimentato nel subcoscio. Egli riteneva che l’arte dovesse educare il bambino e l’adulto all’armonia del bello, anteponendola all’utilitarismo e all’egocentrismo.

Nelle sue conferenze sul colore, tenute a Dornach nel 1921, Steiner illustrò il significato e il sentimento che i diversi colori suscitano nell’osservatore, attraverso esempi pratici e simbolici.

La teoria dei colori di Steiner è una fonte di ispirazione per molti artisti e pedagoghi che si rifanno al suo metodo nelle scuole steineriane. L’obiettivo è quello di risvegliare, attraverso l’esperienza del colore, sensazioni sopite nell’animo del bambino e dell’adulto, favorendo lo sviluppo armonico della personalità.

La teoria dei colori applicata all’educazione

La teoria dei colori si applica all’educazione dei bambini in diversi modi, a seconda dell’età, degli obiettivi e delle metodologie didattiche.

In generale, si può dire che il colore ha un’importanza fondamentale nello sviluppo delle capacità cognitive, emotive e creative dei bambini.

L’importanza del colore nelle scuole steineriane

I colori nelle scuole steineriane sono usati come strumento di educazione artistica, spirituale e sensoriale. I bambini imparano a conoscere i colori attraverso la pittura con gli acquerelli, il disegno con le cere e i pastelli, l’osservazione della natura e delle opere d’arte. I colori sono associati a differenti stati d’animo e livelli di coscienza, secondo la teoria dei colori di Steiner.

Nelle scuole steineriane ci sono teli colorati nelle aule perché i colori sono considerati come elementi educativi e artistici, che influenzano lo stato d’animo e la creatività dei bambini.

I teli colorati servono a creare un’atmosfera accogliente e armoniosa, a stimolare la fantasia e a favorire l’apprendimento.

I colori usati sono quelli dell’arcobaleno, che rappresentano i diversi livelli di coscienza secondo la teoria dei colori di Steiner.

Ad esempio:

  • il rosso è il colore della vitalità, dell’azione e della volontà;

  • l’arancione è il colore della gioia, della comunicazione e della socialità;

  • il giallo è il colore della luce, dell’intelletto e della saggezza;

  • il verde è il colore della natura, dell’equilibrio e della guarigione;

  • l’azzurro è il colore del cielo, della pace e della spiritualità;

  • l’indaco è il colore dell’intuizione, della visione e dell’arte;

  • il viola è il colore della trasformazione, della magia e del mistero.

I teli colorati vengono appesi alle pareti o al soffitto delle aule, creando delle forme geometriche o organiche. A volte vengono usati anche per coprire le finestre o per creare degli spazi separati all’interno dell’aula. I teli colorati vengono cambiati a seconda delle stagioni, delle festività o dei temi trattati.

L’attività di laboratorio di pittura viene svolta almeno una volta alla settimana, con l’obiettivo di risvegliare, attraverso l’esperienza, sensazioni sopite nell’animo del bambino.

Nei primi anni la pittura viene sperimentata mediante la tecnica dell’acquarello, con l’utilizzo di fogli umidi e spugnette: si vuole infatti mettere in primo piano il rapporto emotivo con il colore, prima ancora della sperimentazione della forma dell’elaborato.

Successivamente, il colore viene utilizzato come tramite di rappresentazione degli elementi della natura, con particolare riferimento ai ritmi stagionali, associando ad ogni cromia un particolare momento di luce o di ombra.

Le attività sui colori primari e secondari svolte nella maggior parte delle scuole, sono affiancate a racconti e narrazioni simboliche, che spesso personificano lo stesso colore: l’allegro giallo incontra il forte rosso ed insieme i due colori creano il forte arancione.

La teoria dei colori nella pratica educativa

Alcuni possibili modi di applicare la teoria dei colori all’educazione dei bambini sono:

  • Far conoscere ai bambini i colori primari (giallo, rosso e blu), i colori secondari (verde, arancione e viola) e i colori terziari (marrone, grigio, rosa, ecc.), attraverso giochi, attività e materiali diversi. Ad esempio, si può usare la ruota dei colori Montessori, che permette ai bambini di sperimentare le combinazioni dei colori e le loro sfumature.

  • Far sperimentare ai bambini le diverse tecniche pittoriche (acquerelli, tempere, cere, pastelli, ecc.), facendoli familiarizzare con i materiali, le modalità di uso e le sensazioni che i colori suscitano. Ad esempio, si può proporre ai bambini di dipingere con gli acquerelli su fogli umidi, per osservare come i colori si mescolano e creano effetti cromatici.

  • Far osservare ai bambini i colori presenti nella natura e nell’ambiente circostante, stimolandoli a riconoscerli, a nominarli e a descriverli. Ad esempio, si può fare una passeggiata nel parco o in campagna e chiedere ai bambini di indicare i colori che vedono nelle piante, nei fiori, negli animali, nel cielo, ecc.

  • Far scoprire ai bambini il significato e il simbolismo dei colori in diverse culture e contesti storici, mostrando loro immagini fotografiche e opere d’arte. Ad esempio, si può spiegare ai bambini che il rosso è il colore dell’amore, ma anche del fuoco e del sangue; che il bianco è il colore della purezza, ma anche del lutto in alcune culture orientali; che il verde è il colore della natura, ma anche della speranza e dell’islam.

  • Far esprimere ai bambini le proprie emozioni e la propria personalità attraverso i colori, incoraggiandoli a scegliere i colori che preferiscono o che li rappresentano meglio. Ad esempio, si può chiedere ai bambini di disegnare se stessi o qualcosa che li rende felici usando i colori che vogliono.

L’arte è il punto di incontro che permette all’uomo di conoscere, sperimentando in prima persona, le forze e le dinamiche della natura.

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